Sacello degli Augustali
Il Sacello degli Augustali era un luogo destinato al culto dell’imperatore, di cui si occupava il Collegium degli Augustales, di cui l’edificio era anche sede.
Il Sacello degli Augustali fu eretto in età giulio-claudia ( I sec. d.C.), collocato quasi certamente nel Foro della città.Nella seconda metà del II secolo d.C. furono effettuati dei restauri voluti da Cassia Victoria in onore del marito L. Laecanius Primitivus, sacerdote di Marco Aurelio. A fine del II secolo, a causa di un probabile terremoto, il Sacello fu distrutto.
Il Sacello fu portato alla luce nel 1967 ed ha restituito alla fine degli scavi, conclusasi nel 1972, le statue di alcuni imperatori (Vespasiano, Tito e Nerva) e di divinità (Asclepio, Apollo e Venere), alcune di queste sono oggi visibili al Museo Archeologico di Baia.
Nel museo archeologico di Baia é stata ricostruita la facciata del Sacello degli Augustali, utilizzando due delle originarie quattro colonne in marmo che sorreggono l’epitelio in marmo, recante l’iscrizione dedicata ai coniugi Cassia Vittoria e L. Lecanio Primitivo, augustali, finanziatori del restauro del sacello.
Il santuario è costituito da tre ambienti affiancati, in parte costruiti in muratura e in parte ricavati dalla roccia.
L’ambiente principale si trova in una posizione più alta ed è composta da una cella rettangolare, con le pareti laterali in opera reticolata. L’altare si trova all’esterno del tempio. Gli ambienti laterali si differenziano da quello centrale, in quanto, sviluppati su due piani; il primo ambiente é a pianta rettangolare con volta a botte, l’altro ambiente è a pianta quadrata sempre con copertura a botte. Il cortile antistante il sito è completamente sommerso dall’acqua a causa di una sottostante falda freatica.
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