Mytilus – La cozza dei Campi Flegrei

Mytilus - La cozza dei Campi Flegrei

La cozza: Cenni Storici e Rapporto con il territorio
Articolo scritto dai volontari del SCU (Servizio Civile Universale)

La cozza o mitilo (Mytilus) è un genere di molluschi bivalvi della famiglia dei Mitilidi, diffusa in tutto il mondo; molte specie di questo genere sono commestibili. Nel Mar Mediterraneo sono diffuse due specie commestibili: Mytilus edulis, presente nel bacino occidentale e il Mytilus galloprovincialis, presente in quello orientale. Entrambe le specie vengono definite comunemente “cozza mediterranea”. La sua coltivazione è stata, ed è ancora oggi, una delle principali risorse economiche per i paesi costieri italiani, tra cui Napoli e tutti i comuni della costa flegrea.

A Bacoli, le prime testimonianze sulla presenza di colture della cozza risalgono circa al 730 a.C. e si ricollegano a una popolazione indigena chiamata Oschi. In un secondo momento divenne centrale anche nella Magna Grecia, infatti la sua rappresentazione accompagnava quelli dei più famosi miti, sul retro delle monete. 

Dal V a.C., fu la moneta con il mitilo, affiancata ad un chicco di grano, a diventare predominante nella circolazione, cosa che, come afferma anche la storica Renata Cantilena, non deve stupire data l’importanza della specie, la cui ittiofauna sarà centrale anche ancora in epoca romano-imperiale.
L’importanza nella Roma Imperiale è testimoniata anche dal cuoco e scrittore del I d.C. Marco Gavio Apicio che nel De re coquinaria (IX, 1) indicava una ricetta a base di cozze abbinata anche al garum, altro importante ingrediente flegreo e romano.

Facendo un salto temporale, la cozza mantiene la sua importanza anche nel ‘700, quando, secondo la tradizione, il Re Ferdinando IV di Borbone volle ed impose che la zuppa di cozze diventasse ricetta del giovedì santo, usanza che sopravvive ancora ai nostri giorni.

 

A Bacoli, nel lontano passato, e ancora oggi, le colture principali si trovavano nel Lago Fusaro, luogo che, con la sua particolare miscela di acque termali e acqua salata, conferisce alle cozze un sapore unico.

Festa della cozza

La Festa della cozza nasce dalla collaborazione di diverse associazioni, con l’obiettivo di riportare in auge questo frutto di mare e, nel farlo, creare un’opportunità di commercio e giovialità alla cittadinanza bacolese. Infatti, da sempre, la vendita delle cozze ha rappresentato per Bacoli un momento di sviluppo economico e, al tempo stesso, di scambio culturale tra le diverse comunità flegree; da qui l’idea di creare un evento che presentasse alla popolazione piatti tipici con la cozza come protagonista: con i fagioli, con lo spaghetto, cruda e impepata.
Tra il gusto delle cozze e la freschezza del vino Falanghina, la festa prevede sempre un ampio spazio alle esibizioni di artisti per rendere ancora più vivo e attrattivo l’evento enogastronomico. Data l’unicità della cozza flegrea, grande importanza viene data alla freschezza e l’integrità del prodotto il quale, prima di essere cucinato e servito, è soggetto a severissimi controlli di qualità da parte dell’Irsvem, azienda impegnata nel controllo e nella vendita delle specialità ittiche flegree che, da sempre, collabora nella buona riuscita dell’evento fornendo le cozze.

© Paco Smart